Mappa Territorio e Descrizione Zone

 

LA MORFOLOGIA DELLA RISERVA DI CACCIA

Descrizione della Riserva e delle Zone di Caccia

A partire dal 1961 l'estensione della Riserva di Caccia coincide con i limiti amministrativi del Comune di Chiusaforte. Tale coincidenza è stata definitivamente sancita per legge a partire dal 1969 (fatte salve le zone a parco). L'estensione territoriale è pertanto di complessivi 10.017 ha (101.7 kmq) ed i confini sono i seguenti: a sud i Comuni di Resiutta e Resia, ad ovest il Comune di Moggio Udinese (sino alla cresta Cozzarel- Montusel), a nord il Comune di Dogna (sino alla vetta dello ]ôf di Montasio) e quello di Malborghetto-Valbruna, a nord est e ad est il Comune di Tarvisio e a sud est la Slovenia (lungo la cresta Cima Confine -Cergnala-Leupa). Altimetricamente le zone più depresse sono le ghiaie del F. Pella sottostanti all'abitato di Roveredo (ca 330 m) mentre il punto culminante è lo Jôf di Montasio con 2.753 m (la seconda vetta, per altezza, della regione). Questa considerevole differenza altimetrica fa si che nel territorio della Riserva si possano riscontrare numerosi limiti vegetazionali e una notevole varietà floristica; in particolare si passa dai boschi termofili, alle faggete delle quote medie, alle peccete e ai lariceti delle quote più elevate. Notevole è ovunque, specie sui versanti meridionali, la presenza di boschi di pino nero (Pinus nigra), che forma delle “associazioni” (come sono note in botanica) con presenza di una tale quantità di specie illiriche quale poche altre delle Alpi Orientali. L'associazione prevalente nelle zone colonizzate dal pino nero è quella dell'Orno-Pinetum nigrae caratterizzata dal pino nero, dall'orniello e dal carpino nero che dimostra estreme capacità colonizzatrici e di grande rusticità, occupando sia le zone acclivi ed asciutte, sia ambienti più umidi. Il carattere morfologico dominante del territorio della Riserva è costituito dalla presenza di valli profondamente incassate che conferiscono all'ambiente un aspetto severo e pittoresco allo stesso tempo. Ovunque i versanti sono piuttosto ripidi e pendenti, tuttavia di tanto in tanto, sulle valli si aprono terrazze ed altipiani; il più caratteristico ed ampio dei quali è quello del Montasio dove i pascoli digradano dolcemente fin sull'orlo del precipizio che guarda la Val Raccolana. Quasi ovunque predominano formazioni geologiche calcaree, calcareo - dolomitiche e dolomitiche risalenti al triassico ed in alcuni casi al giurassico. Questo aspetto rende alcuni versanti soggetti a fenomeni di spiccato ed accentuato incarsimento che si manifesta in maniera spettacolare nell'altipiano accidentato e dall'aspetto lunare del Foran del Mus (sul versante a nord della cresta costituita dal Monte Canin e dal Picco di Carnizza). L'andamento est - ovest della Val Raccolana, congiuntamente all'altezza del massiccio monutoso costituito dal M. Canin e dal M. Sart rendono piuttosto scarso il soleggiamento del fondovalle tanto che, per lunghi periodi, durante l'inverno diverse frazioni rimangono completamente prive della radiazione solare diretta. La Val Raccolana, nella quale, a partire da Chiusaforte, sono ubicate le frazioni di Chiout Michel, Patocco, Chiout Cali, Pezzeit, Saletto, Tamaroz, Piani di Là, Piani di qua, Pianatti e Stretti, termina infine a Sella Nevea dove, quasi in corrispondenza alla Casa di Caccia, passa la linea spartiacque che separa le acque tributarie del bacino adriatico da quelle tributarie del bacino, danubiano. L'altezza media della Riserva é piuttosto rilevante e le maggiori vette sono quelle del già citato ]ôf di Montasio (2.753 m), del M. Cimone (2.379 m), del Foronòn e del Modeòn del Buinz (2.53l m e 2.554 m rispettivamente), della Cima Confine (2.332 m) del M. Cergnala (2.344 m), del M. Leupa (2.402 m), del Picco di Carnizza (2.441 m) e del M.te Sart (2.324 m); il M. Canin (2587 m) benché prossimo al territorio della Riserva ricade interamente in territorio resiano. In posizione più marginale ed isolata si affiancano a questi colossi delle vette minori che tuttavia creano dei corpi spesso piuttosto articolati. E' il caso del M. Jovet (1.814 m), del Cuel della Baretta (Ciuc Barete) (1.513 m) e del M. Jamma (1.167 m). Ad ovest del Fiume Fella, al di fuori del territorio delle Alpi Giulie propriamente dette, sorgono poi altre cime appartenenti e facenti capo al gruppo montuoso del Zùc del Bor ed in cui le elevazioni più spiccate sono quelle del M. Montusel (1.881 m) la cui cima tuttavia ricade interamente nel Comune di Dogna, del M. Plananizza (1.554 m) e dello Jôf di Chiusaforte (1.295 m). La presenza faunistica è ovunque abbastanza articolata. Tra gli Ungulati consistente e la presenza del capriolo, buone sono le colonie di camoscio, in crescita la presenza del cervo. Si registra inoltre la presenza ii di cinghiali e in rapido aumento é lo stambecco presente in consistenti branchi sulle pendici meridionali del gruppo del Montasio. E' certa la presenza, seppur sporadica, dell'orso e della lince. Numerose sono inoltre le presenze di quelli che un tempo si indicavano, con un termin forse un pò brutto e dispregiativo, "nocivi": volpe, martora, donnola, faina. In calo (fenomeno comune alla maggior parte dell'arco alpino) il gallo forcello ed il gallo cedrone. Presenti inoltre coturnici, francolini di monte e pernici bianche. Grazie alle introduzioni effettuate nel corso degli ultimi anni sono notevoli i di gruppi di marmotte. Le lepri comuni e le lepri variabili hanno invece conosciuto una lieve flessione. Come è noto dal 1989 nella Riserva di Caccia viene praticata la caccia di selezione. Per consentire una valutazione più accurata dei prelievi, i quali dovrebbero maggiormente incidere sulle zone più ricche di selvaggina, il territorio della Riserva é stato suddiviso in zone, ciascuna delle quali è designata da un numero. Nel prosieguo si descriverà sinteticamente ciascuna zona con le sue caratteristiche salienti.

ZONA 1 - “Costamolino”
Il suo confine nord coincide con i limiti amministrativi del Comune, ad est è delimitata dalla S.S. n° 13 “Pontebbana” ed a sud dal corso del Rio Molino. Include la frazione di Costamolino da cui, per l'appunto, prende il nome.

ZONA 2 - “Polizza - Belepeit - Roveredo”
Delimitata a nord dal Rio Molino, ad ovest ed a sud dai limiti amministrativi del Comune (confine con Moggio Udinese e con Resiutta) ad est dal Rio di S. Antonio e dalla linea di impluvio che da Forcella Patoc scende verso il Rio Molino. Al suo interno ricade la zona di Agar del lis Tais, il M. Plananizza, il M. Belepeit. Gode nei suoi recessi più settentrionali di particolari condizioni di isolamento e di assenza di disturbo umano. Degna di menzione é la circostanza che lungo il suo confine occidentale sia posta la Zona protetta del Vualt e della Val Alba.

ZONA 3 - “Pineit - Zee”
Confina a nord e ad ovest con la Zona l e con la Zona 3, rispettivamente, mentre ad est e a sud è delimitata dalla S.S. n° 13. E' sostanzialmente costituita dalla pendici dello Jôf di Chiusaforte (1295 m), il “panettone” montuoso che incombe su Chiusaforte ed i cui contrafforti sono particolarmente tormentati a nord dell'abitato medesimo.

ZONA 4 - “Puartate - Cimone”
E' delimitata a nord dalla cresta che congiunge la Forca di Vandúl (1986 m) con la Forca della Puartate (1.973 m) passando per la sommità del M. Cimone (2.379 m) le cui pareti occidentali sono uno delle caratteristiche dominanti del tratto iniziale della Val Raccolana; ad ovest la delimitano il Rio Tosan e il Rio di Sbrici, ad est dalla linea che passa per la displuviale che congiunge la Forca di Vandúl con il Piz Viene (Ciuc dai Perciars) e che si congiunge, verso il basso, con il Rio di Vandúl, a sud la strada provinciale della Val Raccolana. E' una zona piuttosto aspra, caratterizzata da valloni profondamente incisi e da una notevole acclività dei versanti, tutti esposti a meridione.

ZONA 5 - “Vandul - Rio Montasio”
Il suo confine nord e costituito dalla cresta che partendo dalla Forca di Vandúl e proseguendo verso est, arriva sino alla Forca dei Disteis (2.241 m) passando per la sommità del M. Zabus (2.244 m). Ad ovest confina con la Zona 4 e ad est è chiusa dal corso del Rio Montasio. Include le frazioni di Piani di Là e di Piani di Qua.

ZONA 6 - “Rio Montasio - Larice - Barboz - Secchioni”
Confina ad ovest con la zona 4, a sud è chiusa dalla strada provinciale della Val Raccolana, a nord dalla cresta che congiunge lo Jôf di Montasio (2.753 m) con il Modeòn del Buinz, da qui il confine piega verso sud seguendo la displuviale che passa per “I Secchioni” (1.977 m) e scende quindi a Sella Nevea. E' forse una delle zone più estese della Riserva e tra le più conosciute e frequentate dai soci, benché notevole vi sia la presenza (ed il disturbo) antropico, specialmente quello turistico. Include le amene Casere Pecol, della Parte di Mezzo, Barboz e Larice.

ZONA 7 - “Secchioni - Costa - Prato dell'Orso - Cregnedul Alto e Basso”
Confina ad ovest con la zona 6, a sud é delimitata dalla strada provinciale che da Sella Nevea scende in direzione di Cave del Predil; il suo confine lungo il lato settentrionale passa per la Punta Plagnis (2.411 m) e per il Passo degli Scalini (2.022 m) puntando poi in direzione meridionale lungo il corso del Rio Confine. La contiguità con l'area protetta della Foresta di Tarvisio la rendono una delle zone più ricche di selvaggina. Il primo cervo della Riserva é stato abbattuto in questa zona, all'interno della quale è inoltre adagiato il Vallone di Cregnedul, un anfiteatro ideale per splendide giornate di caccia alpina.

ZONA 8 - “Sliip - Robon - Poviz - Buco del Cucco”
E' delimitata a nord dalla strada provinciale Sella Nevea - Cave del Predil, ad est dal ciglione che scende da Sella Robon passando per le vette del Robon Alto e Basso; a sud é chiusa dall'anfiteatro creato dalla Cima Confine (2332 m), dal M. Cergnala (2344 m) e dal M. Leupa (2.4Q2 m). Ad occidente si spinge sino al confine con il Parco delle Prealpi Giulie. In questa zona i promontori montuosi costituiti dal M. Poviz (1,987 m) e dal Col Lopic (1.879 m) costituiscono due contrafforti staccati dalla cresta di confine; a sud di queste due elevazioni si sviluppa una sorta di altopiano, costituito da rocce calcaree molto pure e nel quale è pertanto possibile ammirare gli effetti prodotti dal carsismo.

ZONA 9 - “Livínal dale Cjalderíe - Guríude - Blasíc”
Confina ad oriente con la zona n° 8, a nord è chiusa dalla strada provinciale, ad ovest arriva sino all'estremo lembo del Vallone di Blasic. Prima della costituzione del Parco delle Prealpi Giulie si estendeva sino al limite amministrativo meridionale del Comune di Chiusaforte; ora invece arriva sino ai pendii sottostanti al Pic Ladris e al Picco di Mezzodì sino alla Sella Blasic.

ZONA 10 - “Blasic - Fondovalle - Curnic”
E' delimitata ad est dal Vallone di Blasic, a nord dalla strada provinciale, ad ovest dal Rio Culc, a sud dalla poderosa “Cresta Indrinizza” che congiunge l'aguzzo M. Sart (2,324 m) con la Sella Buia e quindi dalla “Costa Stretta” che da Sella Buia arriva sino a Colle Curnic. E' forse una delle zone morfologicamente più severe, con fianchi scoscesi e ripidissimi, tutti esposti a settentrione. Dalle prime nevicate autunnali in poi le zone alte possono rivelarsi particolarmente insidiose per la presenza costante di ghiaccio.

ZONA 11 - “Jamma -]ovet - Ciüc Barete - Patocco”
E' forse la zona più estesa della Riserva e senz'altro quella morfologicamente più articolata. Delimitata a sud dalla strada provinciale, ad ovest dalla S.S. n° 13 “Pontebbana”, ad est dal profondo solco che scende dalla Forca della Puartate. Il suo confine settentrionale coincide con il limite amministrativo del Comune e transita attraverso la Forca di Dogna per poi puntare decisamente verso il Cuel della Baretta (1.522), cima particolarmente ricca di vestigia militari risalenti al primo conflitto mondiale (durante il quale era rifornita da una ardita teleferica che partiva dalla frazione di Chiout in Val Dogna). Per parecchi anni il lembo settentrionale (particolarmente isolato) è stato la zona di rifugio della riserva. L'incisione del Rio Patoc separa il settore settentrionale dal “panettone” montuoso costituito dal M. Jamma (l.l67) sulle cui pendici orientali sorge l'ameno paesino di Patoc, splendida finestra panoramica sulla Val Raccolana e su Sella Nevea.

ZONA 12 - “Curnic - Darneue”
Delimitata a sud dal limite amministrativo del Comune, confina ad est con la zona 10 in corrispondenza del Rio Culc. Include tutte le alture che sovrastano a meridione l'abitato di Raccolana e segnano il corso del Fiume Pella sino in corrispondenza a Ponte Peraria.

PARCO DELLE PREALPI GIULIE
Si tratta, ovviamente, di una zona ove la caccia è interdetta; nel Comune di Chiusaforte include tutto il M. Bila Pec, la zona del Foran del Mus, il Col Sclaf, il Picut e tutte le alture che sovrastano la Casera Goriuda.

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